#20 Settembre è un mese di me@#a per ricominciare o forse no...
Aspettative, novità e la seconda mini guida di "Roma Segreta. Cose inedite della città Eterna."
Come diceva Gazzelle nella sua canzone:
Settembre è un mese di merda per ricominciare
Cominciare a tornare, Cominciare a guardare, Mille sogni negli occhi…
Non so voi, ma per me Settembre è stato per molto tempo il mese associato alle novità, ai buoni propositi, alle cose da rimettere in ordine, alle decisioni da prendere, all’autunno, ai cambiamenti. Poi in realtà non cambiava pressoché niente ma le aspettative che associavo a questo mese erano sempre troppo alte.
Già, le aspettative.
Nel corso del tempo ho capito che sono le aspettative a fregarci. Più al una società che ci vuole sempre più “schiavi” dei nostri “vizi” o del nostro ego. Ognuno nel suo, ognuno rispetto alle proprie ambizioni, esigenze e possibilità, tutti tendiamo sempre ad alzare l’asticella. Ce lo richiede questa società dai connotati sempre più tossici che ci fa sentire sempre costantemente inadeguati. Guardiamo la vita degli altri e ci sembra sempre meglio di quella che facciamo noi. Tutti intorno ci sembrano performare meglio, tutti sembrano avere una vita più piena, più ricca di cose da fare, di amici da frequentare, di viaggi fatti ecc. ecc. Questo ci porta ad essere sempre più insoddisfatti di quello che siamo e di quello che abbiamo, perché mentre siamo intenti ad inseguire chissà cosa, la vita ci sfugge o quantomeno non riusciamo più a goderci il momento e viverla realmente.
Da qualche anno, faccio un esercizio, smetto di caricare questo mese di tutte le mie aspettative e frustrazioni e me lo godo per quello che è: l’ultimo mese estivo (l’autunno arriva verso la fine quindi è ancora estate), quello dove albe e tramonti assumono colori straordinari e si può TORNARE a respirare e cosi Settembre non è più un mese di merda.
A tal proposito (non sul mese di merda, ma in generale sul concetto di imparare a goderci i momenti) vi suggerisco un libro, sono 450 pagine che ho riletto dopo due anni. E’ come se la prima volta che ho letto quelle parole non fossi pronta ad ascoltare. Rileggendo il libro a distanza di tempo mi rendo conto di quanto siano preziose. Il titolo del libro è: ”Succede sempre qualcosa di meraviglioso” e l’autore è Gianluca Gotto.
✔️ Voi come state?
Vi avevo lasciate e lasciati a fine giugno, così: “Le guide Miciporto torneranno a Settembre, probabilmente, fine settembre. Questi due mesi non vi lascerò senza nulla, le newsletter avranno mini itinerari esclusivi, che vi permetteranno di avere chicche poco conosciute di diverse città.”
Mi dispiace, non ce l’ho fatta, sono umana.
Il nuovo progetto Miciporto ha richiesto e richiederà molte delle mie energie. E’ una cosa grande, ma racchiude quello che ho sempre amato fare e che è il mio obbiettivo in questo momento storico: (ri)educare alla bellezza che ci circonda e vedere sempre più viaggiatori e viaggiatrici e non meri turisti. Nel mio piccolo ci voglio provare. Tra qualche settimane comincerò a raccontarvi tutto e vi dirò anche come questa Newsletter si evolverà, non vedo l’ora.
🔊 Intanto…
Sto scrivendo la Guida Miciporto su Cuba che spero di darvi per fine mese (non lo garantisco, ma ci provo). E’ un luogo nel quale, inaspettatamente, ho lasciato il cuore e sto cercando di restituirvi il più possibile, in maniera autentica, tutta la meraviglia che ho vissuto senza stereotipi di alcun tipo, ma dandovi info e suggerimenti per un viaggio “sostenibile”.
A seguire vi preparerò una Miciporto Barcellona e una Miciporto On the Road Olanda, viaggi che ho fatto un po’ di tempo fa ma che sono sicura vi piaceranno.
✈️ Anzi vi lascio scegliere:
📝 Nel mentre…
Vi lascio una Mini Guida con la seconda parte di: "Roma Segreta. Cose inedite della città Eterna."
Vi avevo promesso una sorta di rubrica una tantum su Roma ed eccola qui, pronta all’uso. Scrivete e prendete appunti. Il 2025 sarà l’anno del Giubileo e sono sicura che luoghi poco frequentati come quelli che vi suggerisco vi faranno comodo se avete intenzione di venire a Roma. (se vi siete persi la prima andate a recuperarla è la newsletter #16)
✔️ Troverete il primo luogo gratuito ❤️❤️❤️ poi la lettura continuerà per gli abbonati e le abbonate. Per i non abbonati, nella Mini Guida non sono presenti solo chiese (anche se sono la ia passione), ma tanto altro. Sopratutto la novità è una mappa interattiva recap da scaricare, con i luoghi che vi consiglio.
Mini Miciporto Guida - Roma Segreta (parte due)
L’arte millenaria del mosaico nella città Eterna
📖 Com’è arrivata l’arte del mosaico a Roma?
L'arte del mosaico ha origini molto antiche e si sviluppa, ai suoi albori, prevalentemente nel mondo mediorientale e greco. Le prime forme di mosaico risalgono a circa 3.000 anni fa e si trovano in Mesopotamia. Questa tecnica artistica, che consiste nell'assemblaggio di piccole tessere colorate per creare immagini o motivi decorativi, ha le sue radici in diverse culture antiche, ma a Roma ha trovato un terreno fertile per svilupparsi e raggiungere livelli di raffinatezza unici, evolutesi nel corso dei secoli.
I primi mosaici a Roma fanno la loro comparsa intorno al III secolo a.C., con una funzione principalmente pratica: impermeabilizzare e abbellire i pavimenti in terra battuta. Inizialmente si utilizzava il cocciopesto, una sorta di malta composta da cocci e calce, per creare motivi geometrici semplici. Successivamente, con l'espansione dell'Impero Romano e i contatti con la Grecia, i mosaicisti romani si ispirarono alle raffinate tecniche e ai soggetti mitologici dei loro “colleghi” ellenici. Tuttavia, ben presto si sviluppò uno stile romano distintivo, caratterizzato da una maggiore semplificazione delle forme e da una preferenza per i motivi geometrici, gli arabeschi e la vegetazione stilizzata.
I mosaici romani decoravano una vasta gamma di ambienti, dalle domus degli aristocratici alle terme pubbliche, dai mausolei alle chiese. I soggetti rappresentati erano molteplici: scene di vita quotidiana, paesaggi, figure mitologiche, animali e motivi geometrici.
Uno dei primi esempi di mosaico a Roma è stato rinvenuto nella Domus dei Grifi, una casa privata situata sul Palatino, il colle dove sorgevano molte delle residenze aristocratiche romane e oggi parte integrante del parco archeologico del Colosseo.
Con la diffusione del Cristianesimo, i mosaici assunsero un nuovo significato, diventando uno strumento fondamentale per la diffusione della fede. Le basiliche paleocristiane di Roma, sono ricche di mosaici che raffigurano scene bibliche e figure di santi. Questa tecnica nel corso dei secoli si evoluta arricchendo anche diversi palazzi della città.
📍 Dopo questa doverosa premessa partiamo dai luoghi più interessanti (secondo me) dove ammirare i mosaici. Naturalmente non serve che vi dica che Roma è ricca di chiese, basiliche e palazzi con interventi di mosaici, questa mini guida rappresenta una mia personale selezione di quelli meno conosciuti o comunque storicamente più interessanti.
🖌️ 1) Il Mausoleo di Santa Costanza
Situato sulla via Nomentana (un po’ fuori dal centro storico ma facilmente raggiungibile) a poca distanza dalla Basilica di Sant'Agnese fuori le mura si trova il Mausoleo di Santa Costanza. Fu eretto nel 324 per volere di Costantina, figlia dell'imperatore Costantino il Grande, come luogo di sepoltura per sé e per la sorella Elena. La scelta di questa posizione non fu casuale: la basilica, dedicata alla martire Agnese di cui Costantina era devota, era un importante centro di culto cristiano e sorgeva sopra le rovine di un cimitero e delle catacombe che accoglievano i resti della Santa.
L'edificio a pianta circolare è uno dei monumenti più importanti dell’architettura tardo-antica, è fra i primi esempi (insieme al Battistero Lateranense) di edificio cristiano a pianta centrale, rappresenta un'innovazione architettonica per l'epoca. La sua pianta circolare, ispirata ai mausolei romani, si integra perfettamente con la struttura rettangolare della basilica, creando un complesso monumentale di grande impatto visivo. L'interno è caratterizzato da un ambulacro, ovvero un corridoio che circonda la sala centrale, sovrastato da una cupola di 22,50 mt di diametro, delimitata da dodici coppie di colonne di granito ricavate da un precedente edificio di epoca romana.
Ma è sui mosaici che si concentra l'attenzione di chi visita il mausoleo. Le pareti del deambulatorio sono infatti interamente rivestite da mosaici che raffigurano scene di vendemmia, con cesti di uva, viti cariche di grappoli e figure di contadini intenti a lavorare. Questa iconografia, insolita per un edificio funerario cristiano, ha dato luogo a diverse interpretazioni. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che le scene di vendemmia fossero un riferimento simbolico al sangue di Cristo e all'eucaristia, mentre altri le hanno interpretate come una celebrazione della vita terrena e della bellezza della natura. A causa delle scene di vendemmia raffigurate nei mosaici, per secoli si è anche creduto che il mausoleo fosse in realtà un tempio dedicato al dio romano del vino, Bacco. Questi mosaici sono tra i più antichi mosaici monumentali cristiani sopravvissuti a Roma, straordinario esempio dell’eredità artistica tardo romana da cui ebbe origine l’arte paleocristiana.
Nel corso dei secoli, il mausoleo ha subito diverse trasformazioni. Inizialmente utilizzato come luogo di sepoltura della famiglia imperiale, in seguito divenne battistero della basilica di Sant'Agnese. Solo nel XII secolo fu consacrato come chiesa autonoma, dedicata a Santa Costanza. Oltre ai magnifici mosaici, è possibile ammirare le decorazioni in stucco, i pavimenti in marmo e i sarcofagi, che testimoniano la ricchezza e il potere dell'impero romano.
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