Eccoci di nuovo nel nostro luogo, ben trovate e ben trovati.
Questa MiciportoLetters (ormai la chiamiamo così) arriva in un periodo di fermento creativo ed emotivo che non vivevo da tempo.
Quì dalle mie parti - salvo i soliti imprevisti ai quali sono ormai abituata - si lavora a progetti sicuramente un po’ audaci ma che mi stanno davvero entusiasmando.
Lavorare alla costruzione di un brand come Miciporto non è facile… Non è facile mettere insieme i pezzi di un percorso che ormai dura da qualche mese ma che ancora non trova concretezza e non sai sopratutto dove ti porterà.
Direte voi… come brand? cosa ci stai dicendo, cosa sta succedendo …
Calmi, calme nulla di troppo sconvolgente, credo solo che far diventare il concetto dietro Miciporto un brand, sia una giusta conseguenza per concretizzare quello che fino a questo momento abbiamo condiviso insieme. Non lasciare che tutto il percorso fatto sia relegato solo ai social e resti lì, disperso nell’internet; mi piacerebbe che Miciporto assumesse un valore più alto, concreto, tangibile. Sto provando a dare un senso a questo percorso a rendere tutto, ancora più strutturato, delineato, chiaro e sopratutto fruibile in modo nuovo.
Un percorso che porti me e voi (per chi lo vorrà ovvio) ad uscire sempre di più dall’online per vivere experiences reali, nuove e fuori dagli schemi, insieme. Experiences inusuali, lontane dal concetto di turismo di massa in perfetto stile Miciporto come piace a me, a voi.
In questo percorso di creazione, vi coinvolgerò passo dopo passo, perché credo che questa mia esperienza possa essere utile a molti e molte di voi, a capire quanto lavoro effettivamente c’è dietro a tutto quello che tra qualche mese diventerà realtà, e forse (chi può direlo) anche a ispiravi per i vostri progetti futuri.
Costruire un brand richiede tanto lavoro e sopratutto figure professionali che insieme alla Founder (in questo caso io ahahahahah che strano scriverlo) costruiscano materialmente il percorso. Banalmente si passa dallo studio del logo, alla ricerca del posizionamento sul mercato che dovrà avere il brand; il “luogo” dove comunicare; come comunicare; costruire una “casa” un sito/blog e tanto, tanto altro. Tutto quello che vediamo già fatto, realizzato e pronto all’uso, ha sempre un percorso, compie un viaggio che spesso sottovalutiamo.
Terminato l’aggiornamento non richiesto, eccoci qui…
Voi come state?… come sempre raccontatemi di voi mi fa piacere ascoltarvi.
Veniamo a noi e alla sostanza di questa MiciportoLetters.
Questo mese troverete una guida dedicata a Napoli, una città dai mille volti.
Un’anima calda, accogliente e misteriosa. Legata fortemente alle sue tradizioni, vivace, caotica, contraddittoria. Ricca di storia e impreziosita in ogni suo luogo da tanta Arte da togliere il fiato.
E’ una guida, rivista, ampliata e impostata graficamente come le ultime guide Miciporto che avete scaricato.
📍A proposito… Come vi trovate con questa nuova impostazione grafica? Vi lascio un sondaggio che mi è utile a capire le vostre esigenze ma potete anche scrivermi, as usual…
Prima di lasciarvi alla Guida da scaricare, che vi ricordo è solo per gli abbonati (se non lo siete vi consiglio di farlo qui premendo il pulsantino)
vi condivido un paio di cose che ho scoperto a Firenze in queste ultime trasferte. Trasferte di lavoro, che a breve vi dirò cosa riguardano, e che mi hanno fatto venire in mente una cosa…
📌 Un Meet&Greet Miciporto Firenze
Quando? il 19 Marzo intorno alle 17:30/18:00.
Si tratta di un’experience davvero mooooolto particolare non la posso fare aperta a tutti e tutte purtroppo ma sarà (al momento) riservata a 12 di voi.
Se siete interessati e interessate mandatemi una mail a: isamukofficial@gmail.com e vi spiegherò nel dettaglio di cosa si tratta.
📝 Condivido con voi….
Esperienza eno-gastronomica da non perdere
Mercoledì scorso a Firenze ho fatto un esperienza eno-gastonomica davvero eccellente in un luogo molto suggestivo.
Se avete in mente di andare a Firenze e avete voglia di fare un viaggio alla scoperta dei migliori vini autoctoni toscani dovete prenotare assolutamente una delle experience che vi propone The Wine Lounge a Palazzo Capponi.
Dì cosa si tratta?…
All'interno dell'antico Palazzo Capponi - un autentico gioiello a due passi da Ponte Vecchio - si trova una destinazione enologica esclusiva firmata Castiglion del Bosco, pronta ad accogliervi in un'atmosfera unica e avvolgente, io ne sono rimasta affascinata.
Il celebre produttore di Brunello di Montalcino, uno dei membri fondatori del Consorzio omonimo nel 1967, dispone di due prestigiose tenute: Castiglion del Bosco, nel cuore della Val D'Orcia, e la tenuta Prima Pietra a Riparbella, sulla costa toscana, dove viene prodotto il celebre supertuscan. Queste due tenute, fondate da Massimo e Chiara Ferragamo, portano la loro eccellenza al numero 7 di Lungarno Guicciardini dove si trova a punto The Wine Lounge.
Questo angolo di paradiso, come vi dicevo, si trova all'interno di una residenza privata quindi solitamente non accessibile il che rende questa esperienza davvero unica e molto suggestiva non solo per i prodotti che andrete ad assaggiare ma per il connubio perfetto che si crea tra vino, cibo e arte.
All’interno di The Wine Lounge, potrete sceglier il vostro viaggio eno-gastronomico unico che comprende diverse opportunità anche di prezzo. Dalla raffinata degustazione classica alla suggestiva degustazione verticale, ogni momento è un vero viaggio attraverso i sapori unici dei vini Castiglion del Bosco.
Tra le varie opzioni (vi lascio il catalogo per scegliere 👉🏻 The Wine Lounge catalogo) potrete prenotare un’esperienza davvero speciale e unica ovvero la degustazione nella magnifica Sala Poccetti, un capolavoro affrescato da Bernardino Poccetti tra il 1583 e il 1588, questa opzione la trovate nella brochure sotto il nome di Gourmet Experience.
Si tratta naturalmente del top gamma che vi propone The Wine Lounge quindi con un prezzo diverso dalle altre proposte che trovate sul catalogo, ma se avete un evento particolare da festeggiare o semplicemente avete voglia di farvi un regalo, questo sono sicura vi piacerà.
Perché vi consiglio questa experience? Perché vi porta alla scoperta del territorio e della città ma andando fuori dalle solite mete turistiche.
ps: Le experience a prescindere da quale sceglierete vanno sempre prenotate.
📝 Condivido con voi….
La Basilica con il dipinto realizzato da un’angelo
La Basilica della Santissima Annunziata di Firenze è un luogo straordinario ricco di storia, arte e devozione, che mi ha davvero affascinato molto e sono onesta, non ci ero mai entrata prima della scorsa settimana.
Le sue origini risalgono al 1081 d.c quando era solo un piccolo oratorio dedicato alla Vergine Maria fuori dalle mura cittadine, costruito a seguito di un voto di ringraziamento per la Vergine che aveva salvato la città dopo l'assedio di Enrico IV.
Intorno al 1200 un gruppo di 7 uomini diedero vita all'Ordine dei Servi di Maria, nato con lo scopo di servire ed onorare proprio la Vergine Maria. Non appena il loro numero crebbe, chiesero di poter usare l'oratorio abbandonato come punto di riferimento per vigilare fuori dalle mura cittadine e le colline che circondavano Firenze.
Nel 1252, i frati decisero di abbellire l'edificio con opere d'arte dedicate alla Vergine Gloriosa durante l'Annunciazione.
E qui nasce la leggenda.
Tradizione vuole infatti che nel 1252 il pittore Fra Bartolomeo, incaricato di dipingere un'immagine della Madonna, si trovò in difficoltà nel realizzare il volto della Vergine.
Sconsolato, si addormentò ai piedi dell'affresco e la mattina seguente, al suo risveglio, trovò il volto della Madonna miracolosamente dipinto, terminato dalle mani di un angelo. Tant’è che il dipinto fu chiamato la "Miracolosa Annunciazione". Persino Michelangelo l'ha giudicata un'opera d'arte "divina".
La Basilica al suo interno custodisce per straordinarie e la connotazione che le vediamo oggi è in perfetto stile barocco, il che in una città come Firenze è davvero un unicum da vedere assolutamente.
Ma la sorpresa più grande l’ho trovata nascosta nel cuore del complesso conventuale della Santissima Annunziata dove si trova una chicca davvero incredibile, la Cappella di San Luca, detta anche dei Pittori, un inaspettato scrigno di tesori artistici.
La trovate sulla sinistra della navata centrale, vi basterà cercare una porta con due drappi rossi e attraversarli (è aperta solo la mattina dalle 9.30 alle 12.00), vi ritroverete davanti un meraviglioso chiostro cinquecentesco e nascosta sulla parete di destra, la Cappella di San Luca.
Viene realizzata nel 1565 dai Frati Servi di Maria, su suggerimento di Giovanni Angelo Montorsoli che la concepisce come luogo di sepoltura per sé e per i suoi illustri confratelli dell'Accademia delle Arti del Disegno, fondata solo un anno prima.
La cappella ospita le tombe di illustri membri come Pontormo e Benvenuto Cellini.
Si presenta a pianta quadrata sormontata da una volta unghiata, Il cui soffitto presenta un dipinto di Luca Giordano sull'Apparizione della Vergine a san Bernardo; un microcosmo rinascimentale, dove le arti di pittura e scultura si fondono in un'armoniosa celebrazione del genio creativo.
Le pareti sono scandite da nicchie e riquadri e ospitano opere di alcuni dei più grandi maestri del XVI secolo. Tra le pitture, spiccano la "Vergine e Santi" del Pontormo, il "San Luca che dipinge la Vergine" del Vasari e la "Santissima Trinità" di Alessandro Allori.
Le sculture, invece, vedono la mano di Montorsoli, Giambologna, Giambattista Foggini e altri artisti di fama.
Ogni opera d'arte racconta una storia, un frammento della ricca tradizione artistica fiorentina. Il "San Luca" del Vasari, ad esempio, ritrae il santo patrono degli artisti mentre dipinge la Vergine, a simboleggiare l'ispirazione divina che guida la mano del creatore.
📍E ora ecco a voi la guida Miciporto Napoli…
Siete pronti e pronte per Miciporto Napoli? Ora è tutta per voi…
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Vi lascio alla lettura, fatemi sapere e targatemi nei vostri viaggi mi fa piacere quando le Miciporto vengono utilizzate materialmente.
Ci rivediamo presto sempre qui…
Buon inizio settimana…