#32 Miciporto è online! No, non è un pesce d’aprile.
La newsletter che pensavo non avrei più scritto e invece ci siamo. Leggete attentamente c'è una sorpresa per voi.
Ciao come state?
✨Eccoci di nuovo qui, in una di quelle giornate che, no! non è per nulla come le altre.
Vi confesso che in tutti questi mesi di costruzione del brand Miciporto molte volte ho vacillato. Ho pensato che tutto quello che stavo facendo e che stavo costruendo fosse un po’ come uno dei grandi scherzi che si fanno il 1° Aprile: le sorprese inattese, le notizie che sembrano troppo belle per essere vere ed in effetti poi non lo sono, svaniscono dietro un “ci hai creduto? è uno scherzo”.
Il discorso è che quando ti rimetti in gioco dopo tanto tempo e per la prima volta investi realmente su te stessa o su te stesso, lanciandoti in una cosa che non avevi mai fatto, una cosa che oggettivamente era solo una tua visione; quando ti metti dalla parte di chi costruisce da zero investendo tutto, ma proprio tutto, beh, l’ansia sale e la paura è davvero tanta.
C’è la paura di sbagliare, la paura del giudizio, la paura del fallimento. Del resto la società oggi ci mostra solo i vincenti, solo chi ce la fa, creando in ognuno di noi, delle aspettative talmente alte che spesso ti si offusca il cervello e non riesci più a godere di tutta la strada fatta.
E invece no! nessun trucco, nessuno scherzo: www. miciporto.com è realtà, e oggi, dopo mesi di lavoro, questo viaggio inizia (se lo vorrete) anche per voi.
C’è stata una frase che una mia amica mi ha detto qualche giorno fa, che mi è arrivata diretta, dritta, potente come un pugno in faccia. Questa cosa la condivido con voi perché credo vi sarà utile a capire come molto spesso siamo noi, per primi, ad autosabotarci e a non crede a quello che facciamo, a non dargli la giusta importanza. Come se a contare non fossimo noi e quello che abbiamo fatto, ma cosa gli altri percepiscono di noi.
A Diletta stavo raccontando che c’eravamo quasi, che era quasi tutto pronto, lei mi scrive: “festeggiamo Isa facciamo un brindisino, questa cosa lo merita”. In automatico le ho risposto: “ma cosa c’è da festeggiare, a cosa devo brindare”. Può sembrare la cosa più normale del mondo vero? Brindare ad una cosa bella che si è realizzata dopo mesi di sacrifici, cadute, porte chiuse, e tanto altro che non sto nemmeno ad elencare. Bene, in quel momento ho pensato, che io non avevo mai festeggiato nulla di mio. Nulla. Compleanni, promozioni, successi lavorativi, traguardi, nulla. Tutto è sempre stato una sorta di “dovere”. Ma come faceva miciporto ad essere un “dovere”? Miciporto era una cosa che fino a pochi mesi fa non esisteva e ora prendeva vita, l’ho desiderata, voluta. Eppure era come se non fosse stata mia, come se le lacrime, i sacrifici, i soldi (banalmente) non fossero stati i miei. Sapete perché? Perché molte volte non ci rendiamo conto di tutto quello che riusciamo a fare? Troppo presi nel mentre da quello che dobbiamo dimostrare agli altri.
Quel giorno sono tornata sulla terra, ho ripercorso tutto il cammino, tutti gli ultimi cinque anni. E sapete cosa ho visto? Ho visto finalmente una donna che ci ha messo tutto quello che poteva, tutte le competenze accumulate negli anni, tutti i fallimenti, tutte le cadute, tutte le rialzate. Una donna che non è infallibile, anzi tutt’altro, ma che ha avuto il coraggio di seguire il suo istinto e rendere un idea reale. Sarà stata la scelta giusta?Avevo un lavoro sicuro, una mia comfort zone, cosa penseranno tutti se fallirò? La riposta (molto serena) che mi sono data proprio ieri sera, mentre scrivevo questa newsletter è: non ho risposte, non so cosa accadrà, non me ne devo preoccupare ora, so solo che questa volta voglio vivere il momento, devo festeggiare perché quello che potevo l’ho fatto e l’ho fatto come volevo io.
Questi ultimi mesi sono stati un viaggio. Non uno qualunque, ma uno fatto di incontri, di porte chiuse che si sono aperte, di mani che ho visto creare cose uniche, di luoghi straordinari. Ho incontrato persone che mi hanno arricchite, ho scoperto arti e mestieri che non sapevo fossero ancora in uso, visto luoghi d’arte che mi hanno fatto credere che l’uomo, se vuole, è davvero in grado di creare cose meravigliose. Mi sono stupita, meravigliata, emozionata. Ho ascoltato storie, tante storie; alcune commoventi, altre divertenti, tutte però legate al nostro incredibile paese.
Ora finalmente tutto questo diventa anche un pò vostro. Le experience Miciporto sono pronte per essere vissute.
Miciporto sarà il luogo per chi vuole andare oltre l’ordinario quando viaggia. Per chi ha voglia di ascoltare. Per chi è curiosa o curioso di scoprire; di aprire porte. Spero davvero che possa diventare un punto di riferimento per scoprire e vedere le nostre città d’arte con occhi nuovi.
Paradossalmente miciporto l’ho pensato proprio per noi, noi italiani intendo. Sì perché siamo noi i primi a non conoscere il nostro patrimonio artistico e culturale, a non entrarci veramente dentro. Come facciamo a tutelarlo se non ne abbiamo piena conoscenza e se non siamo consapevoli prima degli altri che siamo fortunati a vivere circondati da tanta straordinaria bellezza. Non entro nella retorica “l’Italia è il paese più bello del mondo”, no, non è quello il discorso. Certo è che il nostro paese fa scuola, in quanto ad arte, artisti e sopratutto saper fare. Noi abbiamo il privilegio di avere nelle nostre città, nei nostri piccoli paesi, maestri artigiani, professionisti altissimamente qualificati che tramandandosi antiche tecniche riescono a mantenere intatto il nostro patrimonio artistico e attraverso la tradizione orale rendo vivo il nostro patrimonio culturale. Solo in Italia sopravvivono certe tecniche, richieste in tutto il mondo. Ma noi non sappiamo nemmeno come si mantiene in vita ancora oggi un mosaico millenario. O come una tela del XV secolo sia arrivata intatta fino ai giorni nostri.
Ci manca la curiosità dei bambini. Come si fanno le cose, non ce lo domandiamo più.
Tutti mi dicono che sono una folle, che questo tipo di experience hanno molto mercato tra gli americani o comunque all’estero. Sarò folle, sicuramente, ma io li ho visti gli occhi commossi, le domande interessanti, la curiosità, durante i meet&greet ed è proprio questo che mi ha convinto ad andare avanti.
✨ Andate e condividete miciporto.com il più possibile, con amici, colleghi, parenti insomma con chi volete. Ho bisogno delle vostre good vibes
Ma ora basta veniamo al sodo.
😉 Prima cosa, ho un piccolo pensiero per te.👇🏻
Per te che sei qui da sempre ho creato un codice sconto del 10% da utilizzare su qualsiasi experience presente sul sito.
Basterà inserire il codice MICIPORTO10 al momento della prenotazione.
Sarà valido solo per i prossimi 10 giorni, fino al 10 aprile. Sei autorizzata e autorizzato a condividerlo. Fai passaparola ne avrò bisogno.
Questa prima tappa è solo l’inizio. Nei prossimi giorni racconterò meglio tutto e troverai già nuove experience, nuove città, nuove porte da aprire.




🔗 Da oggi puoi scoprire le prime experience su www.miciporto.com
Brevemente riassumo come sono state pensate le experience.
Prima ci tengo a ribadire cos’è miciporto.
Miciporto è un’agenzia esperienziale, volta alla creazione di valore nel patrimonio artistico, culturale e manifatturiero delle nostre città d'arte, andando oltre il concetto di turismo mordi e fuggi.
Come creiamo questo valore? Attraverso la costruzione di experience tematiche che mettono insieme arte, cultura, artigianato e buon cibo. Miciporto non è una semplice agenzia, piuttosto ci piace definirla un atelier esperienziale perché è incentrato sul viaggio da compiere e non sulla destinazione da raggiungere: un vero e proprio viaggio attraverso i cinque sensi, un invito a esplorare il mondo con occhi nuovi e consapevoli, ponendosi come un punto di riferimento per quelle persone che aspirano ad essere viaggiatori curiosi e non semplici turisti.
Trasformiamo un luogo in scoperta, la scoperta in esperienza, l’esperienza in un ricordo che resta. Ogni nostra experience nasce dall’attenzione ai dettagli: un accesso riservato, un incontro speciale, una prospettiva nuova su ciò che pensavi di conoscere. Che tu voglia esplorare una città per la prima volta o riscoprirla con occhi diversi, progettiamo percorsi che lasciano un segno, fatti di sensazioni autentiche e momenti che restano impressi nella memoria.
Nei dettagli, nascosto.
Visioni inaspettate, superfici da sfiorare, suoni che raccontano storie: sono i dettagli a costruire le nostre experience e a risvegliare i tuoi sensi. Perché è proprio attraverso ciò che percepiamo che i ricordi diventano indelebili.
Ecco come sono pensate le experience
📍 Le experience Miciporto sono pensate per costruire ricordi autentici e indelebili e per far ritrovare stupore e curiosità. Ogni experience nasce da un attento studio e si sviluppa come un intreccio di arte, cultura, artigianato e sapori, un filo rosso che ti guida alla scoperta di luoghi speciali e di persone appassionate che li raccontano.
📍 Le experience Miciporto sono pensate per piccoli gruppi di ospiti, solitamente un massimo di 10, a volte anche 6-8, in base alla capienza dei luoghi scelti. Sono rivolte a persone che hanno voglia di condividere un viaggio fuori dall’ordinario, come gruppi di amici, famiglie, colleghi, insomma persone le stesse passioni. Le experience miciporto sono experience esclusive ma vogliono essere il più possibile accessibili e diventare un momento di condivisione e arricchimento.
Cosa troverai?
– Luoghi d’arte insoliti, chiese, palazzi, musei; molti aperti in esclusiva per te.
– Botteghe Artigiane e Atelier d’arte che resistono al tempo e ti mostreranno la loro arte con aperture private.
– Storie e persone che rendono viva la cultura e tramandano il nostro savoir faire
– Un modo di viaggiare più autentico e sostenibile
📍Con te ci sarà sempre un nostro curatore o una nostra curatrice esperienziale, generalmente uno storico dell’arte. Potresti essere accompagnato anche da proprietari di dimore storiche, artigiani o artisti, che ti accoglieranno personalmente nel proprio atelier o nella propria casa. In alcuni casi, le storie saranno raccontate direttamente da chi vive e lavora nei luoghi visitati. Ps: i curatori experienziali che saranno con te, sono stati scelti da me. Hanno la mia stessa visione e sapranno restituirti tutto quello che ho pensato per te.
📍Le experience Miciporto non hanno una data predefinita o una scadenza fissa, puoi attivarle in qualsiasi momento dopo l’acquisto. Questo sistema permette di gestire al meglio le tue esigenze e l’organizzazione necessaria. Dopo l’acquisto riceverai una mail in cui ti chiederemo di indicarci le date che preferisci. Con un preavviso minimo di 15 giorni, l’experience sarà organizzata e confermata insieme ai nostri partner. Ma sul sito, nelle FAQ trovi tutto in maniera dettagliata.
📍Le experience hanno un prezzo totale. Selezionando il numero di ospiti, vedrai il prezzo a persona. La possibilità di indicare il numero di persone serve a chiarire rapidamente quanto sarà la quota individuale, soprattutto se acquisti per più persone.
📍Miciporto non è solo un atelier esperienziale, ma un vero e proprio laboratorio creativo in cui ogni esperienza può essere modellata su misura, proprio come un abito sartoriale. Crediamo che il viaggio debba essere un racconto unico, intessuto sulle passioni, i desideri e le esigenze di chi lo vive. Per questo, offriamo la possibilità di creare esperienze personalizzate, mantenendo sempre intatti i nostri valori: autenticità, lentezza, sostenibilità e connessione profonda con il patrimonio artistico, culturale e manifatturiero delle città d’arte.
Al momento credo di averti detto tutto. Come sempre per qualsiasi dubbio o chiarimento sono a totale disposizione.
👉 Entra su Miciporto e inizia il tuo viaggio
Prima di lasciarti all’esplorazione del sito devo ringraziare le persone che mi hanno aiutato a dare forma a questa mia folle idea e sono Eleonora e Matteo di Hubove Studio. Sono stati eccezionali in questi mesi. Pazienti, disponibili, professionali. Mi hanno incoraggiata, dato consigli. Mi sono stati accanto sempre. Ps: se dovete scrivere che il sito è bello mi raccomando citate Matteo altrimenti si offende. Gli ho fatto passare le pene dell’inferno.
Devo anche ringraziare Giulia Franchino (Firenze con Giulia su IG) per la pazienza, e per non avermi mai detto di no, durante le mie giornate pazze.
Ci sono altre persone che ringrazio, ma loro sanno non sere che scrivo i nomi. Sopratutto grazie a te C.
Ci vediamo presto, sempre qui, con nuovi contenuti, nuove guide e per aggiornarvi su tutte le nuove experience miciporto.
Che bello! Finalmente
Che bellissimo Isa, molto fiera di te e di tutto quello che hai raggiunto ❤️. Non vedo l'ora di vivere queste esperienze!
Grazie mille,
Marta