#19 GUIDA MICIPORTO Sicilia Orientale
On the road alla scoperta delle città del barocco siciliano e non solo
Eccoci di nuovo qui. Come state?
Il mese di Giugno è volato via, portando con se un pò di ansie, tanta bellezza e molte novità.
Una mi ha già cambiato la vita e ha un nome, Nikita. Una piccola gattina abbandonata, a nemmeno 30 giorni di vita, che ho deciso senza alcun senso, di adottare. Mi ha guardata… ho seguito l’istinto.
Ha un bel caratterino la cucciola, stiamo trovando un equilibrio ancora ma ce la caviamo. Siamo molto simili io e quel piccolo esserino fatto di pelo; anche se, per adesso, quella che vince è lei e le cicatrici le ho solo io.
Giugno si è portato via anche il primo Meet&Greet fatto a Roma.
E’ stato bellissimo vedervi emozionare, davanti alle storie che ci hanno raccontato Ilaria e Joshua mentre passeggiavamo nelle stanze segrete di palazzo Pamphilji e poi, attraversando le vie del centro storico, arrivare in un’antico Ospitale le cui storie si intrecciano con quelle della “papessa” di Roma, Olimpia Maidalchini, nota come la Pimpaccia. Questo antico Ospitale è l’unico luogo a Roma che ancora oggi, dopo secoli di storia, svolge la funzione per la quale è nato, ovvero ospitare persone.
E’ stato emozionante vedere gli occhi di chi ha partecipato, diventare lucidi quando il duo Musicopaideia ha iniziato a suonare un pianoforte dentro le mura di una chiesa millenaria nel cuore di Roma.
Siete arrivate e arrivati da tutta Italia, avete preso treni, aerei… Grazie.
E’ stato bellissimo, e ogni volta che vi incontro e mi confronto con voi mi convinco sempre di più che la strada intrapresa è quella giusta.
I nostri Meet&Greet stanno diventando sempre più vere e proprie experience, che parlano di arte, artigianato, storie di vita e fanno (ri)scoprire le città, invase da un over turismo ormai dilagante, sotto un punto di vista nuovo e forse anche più interessante.
E’ bello vedere come anche voi siate diventati viaggiatori e viaggiatrici curiosi di scoprire luoghi che oltre alla storia hanno anche un’anima.
A chi non ha potuto partecipare (ma ce ne saranno tanti altri 😉) voglio lasciare però le parole che Ilaria ha regalato a me e alle persone che hanno potuto far parte del Meet&Greet. Sono parole preziose, che sono state la conclusione perfetta di una giornata straordinaria, e credo possano essere uno spunto di riflessione un po’ per tutti in questi tempi turbolenti.
Avere 20 anni è diverso dall'averne 40 o 80.
A 20 anni ti senti invincibile, puoi contare spesso sul sostegno della tua famiglia, sulla forza delle tue passioni, sulla smania dei sogni ancora da realizzare.
A 40 sei te a dover supportare te stesso e la tua famiglia, disponi ancora dell'energia necessaria per realizzare i sogni che ti restano e la passione è il motore della tua vita.
A 80 anni invece ci sei solo tu. Le energie svaniscono, la famiglia spesso ti abbandona come un peso da non riuscire più a sostenere ed è il mondo stesso a sembrarti più pesante.
Quando però un ragazzo di vent'anni incontra un ottantenne succedono delle cose meravigliose. C'è uno scambio, mai equo ma sempre proficuo, in cui le energie si redistribuiscono, i sorrisi si allineano e gli occhi tornano a riempirsi di vita. Sì, perché quello che ho imparato facendo volontariato è che la vita non ha una data di scadenza, non finisce assolutamente con la diminuzione del vigore fisico.
Io, ad esempio, trovo VITA quotidianamente nei racconti di Giuseppe, che ha fatto per 50 anni il rilegatore a via dei Serpenti, e ogni giorno, fiero, mi descrive tutti i suoi lavori; la trovo negli occhi di Maria quando, entusiasta, mi invita al bar a bere la sua cosa preferita, la cioccolata calda, ogni mese dell'anno; la percepisco negli abbracci di Pina quando mi ringrazia per la mia compagnia in un pomeriggio qualunque di un giorno qualunque. Perché, con gli anni, a cambiare non sono solo il colore dei capelli, il tono della pelle o le abitudini: con il passare del tempo a cambiare sono soprattutto le priorità.
Fermarsi, non affannarsi, respirare, non correre, ma soprattutto, non pensare solo a se stessi.
Fare volontariato è tutto questo e forse molto di più.
Per ogni racconto, ogni abbraccio, ogni sorriso e ogni lacrima; per ogni impegno rimandato e un sorriso rimediato; per un nonno perso e uno acquisito; per tutto quello che ho imparato e per ogni sorriso ricevuto, sono estremamente grata. Perché, spesso, sembra che a dare siamo soprattutto noi: il nostro tempo, le nostre energie, la nostra linfa vitale. Quello che però riceviamo è un dono impagabile: l'amore.
E l'amore è l'unica cosa che ci manterrà vivi, sempre, a qualsiasi età.
Ilaria
📌 Prima di lasciarvi alla Guida pazzesca (sì, me lo dico da sola ma c’è davvero tanta roba ed è stato un lavoro davvero impegnativo) dedicata alla Sicilia Orientale, dove non troverete una sola città come al solito, ma un vero e proprio itinerario completo che vi permetterà di organizzare un viaggio on the road alla scoperta di luoghi straordinari di questa isola meravigliosa, vi annuncio una cosa.
Le guide Miciporto torneranno a Settembre, probabilmente, fine settembre. Questi due mesi non vi lascerò senza nulla, le newsletter avranno mini itinerari esclusivi, che vi permetteranno di avere chicche poco conosciute di diverse città.
Realizzare le Miciporto guide nel modo in cui le faccio (sono praticamente libri) implica molta concentrazione e approfondimento poiché cerco di darvi sempre un valore aggiunto rispetto a segnalarvi solo un luogo. Questo lo sapete, dai vostri messaggi, tanti, capisco che lo apprezzate e ve ne sono grata.
Ma proprio in virtù di questo ho bisogno di più tempo. Questi due mesi mi devo concentrare sui futuri progetti che prevedono tante nuove experience che da ottobre/novembre prenderanno vita e voi sarete (spero) parte integrante di queste nuove avventure che sto studiando appositamente per farvi vivere qualcosa di straordinario.
BENE ORA BASTA CON TUTTI QUESTI PREAMABOLI…
📍Prima di lasciarvi…
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Godetevi la Guida Miciporto Sicilia Orientale e fatene buon uso.
Vi voglio bene ci vediamo presto qui ❤️
Isa
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